Malavuci
Anno 1919. Questa è una storia di maldicenze, fraintendimenti e segreti. Di un dramma familiare raccontato con ironia, ambientato in un immaginario borgo che appare come un palcoscenico pieno di fascino e minacce dove tutti si conoscono e sembrano sapere tutto di tutti. Sasà e Lela, vittime di sentenze capaci di segnare il futuro; la giovane Faustina, prostituta per necessità; Antonio e Caterina, protagonisti di un matrimonio im-perfetto. I loro destini s'inseguono in un avvincente romanzo che va dritto al cuore, in cui colpi di scena e cattiverie si alternano a risate amare. L'autrice sviscera e scardina con leggerezza il virus dei pregiudizi e delle ipocrisie, mettendo in risalto barriere interiori e atteggiamenti discriminatori che generano dolore e ingiustizie e fanno della "diversità” un peccato da condannare e del "diverso" una persona da tenere ai margini della società.
Biografia
Antonella Perrotta nasce a Paola, dove vive e lavora. Laureata in giurisprudenza, è appassionata da sempre di storia, scrittura, teatro e letteratura. Scrittrice dotata di ironia graffiante che attinge alla tragica comicità celata spesso tra le vicende giudiziarie e i grandi temi sociali. Performer dei suoi testi, con reading live sospesi tra gestualità vocale e musica mette in voce i suoi romanzi e teatralizza e dona corpo alla parola scritta creando una coinvolgente sinergia tra parole e note. Collabora come autrice alla collana "Gli origami di Stendhal" dedicata al connubio arte-scrittura, curata per Ferrari Editore da Francesca Londino. Suoi racconti sono presenti in volumi collettanei. Collabora, inoltre, con riviste e blog culturali. "Malavuci", finalista al Premio Nabokov 2022, è il suo secondo romanzo dopo "Giuè", con il quale si è aggiudicata il 3° posto al Premio Internazionale "Castrovillari Città Cultura" nel 2021.