la guida turistica della Riviera dei Cedri dal 2010

Santa Domenica Talao

Vuoi segnalare un evento in programma a Santa Domenica Talao? Contattaci

Piccolo borgo adagiato su una collina a circa 300 metri s.l.m. e a circa 10 km dalla vicina Scalea; gran parte del suo territorio appartiene al Parco Nazionale del Pollino. Ebbe origine nella prima metà del XVII secolo per volontà di Ettore Maria Spinelli, principe di Scalea, come suo casale. Nel 1662 passato da "casale" a "terra" e "università", il borgo ottiene l'autonomia da Scalea, pur continuando a far parte del feudo degli Spinelli, i quali si fregiano anche del titolo di principi di Santa Domenica. Successivamente all'Unità d'Italia, Santa Domenica cessa di appartenere al circondario di Scalea e diviene comune autonomo. Un decreto del 1863 ordina a tutti i Comuni con lo stesso nome di cambiarlo completamente o di modificarlo: per distinguersi da altre cittadine omonime, al nome Santa Domenica viene, quindi, associato quello di "Talao", ossia “al di qua del Lao”. Diversi ritrovamenti nel territorio comunale testimoniano la presenza dell'uomo fin da tempi antichissimi. Sulle pendici della Serra La Limpida sono stati rinvenuti reperti dell'età del metallo. In epoca bizantina, durante l’epoca del Mercurion, i monaci basiliani edificarono diverse chiese e monasteri in tutto il territorio; una chiesetta, edificata nella zona “Acqua dei Morti”, oggi completamente scomparsa, fu dedicata all’Annunziata ed a Santa Domenica. Il nome del paese riflette proprio la venerazione per questa Santa, anche se il patrono del paese è San Giuseppe che si festeggia ogni anno nella prima Domenica dopo il 20 di Luglio. Il centro storico offre un affascinante spettacolo, i segni della storia e del patrimonio culturale si possono leggere percorrendo le sue viuzze dove si possono ammirare pregevoli portali in pietra realizzati da abili maestri scalpellini locali ed eleganti palazzi delle famiglie notabili risalenti al XVII e XVIII secolo. Santa Domenica Talao conta circa milletrecento abitanti, detti “santadomenicani”. Il cuore del borgo, Piazza Italia si presenta come un terrazzo panoramico dal quale si può godere lo splendido panorama del mar Tirreno, da Scalea a Cirella, e il verde della valle del fiume Lao.

Chiesa di San Giuseppe: è la chiesa Madre, costruita intorno al 1640 ed ampliata nel 1701 ad opera dell’architetto Bilotta, presenta un impianto a croce latina con tre navate, transetto ed abside. L’interno è adornato da una fine decorazione in stucco, un altare in marmi policromi del 1774, e conserva un busto ligneo del XVIII secolo ed una pala d'altare del '700 di scuola napoletana. La chiesa è stata restaurata completamente nei primi anni del 2000 e durante i lavori, nella cripta, sono state scoperte numerose sepolture antecedenti il 1839. Oggi la cripta è visitabile e conserva testimonianza delle sepolture rinvenute.

Museo della Terra: il piccolo museo è organizzato in tre sezioni: una dedicata ai reperti fossili rinvenuti nel territorio comunale; una sezione dedicata alla tradizione contadina con l’esposizione di utensili ed attrezzi per la lavorazione della terra; una sezione storica con l’esposizione degli abiti tradizionali e riferimenti a personaggi importanti della storia del paese.

Vuoi inserire la tua attività? Contattaci

condividi su
Riviera dei Cedri
Questo sito utilizza cookie per migliorare la navigazione, se ne rifiuti l'utilizzo non potrai utilizzare alcune funzionalità del sito.