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Piccolo borgo attraversato dalle limpidissime acque del Fiume Argentino, situato a 120 metri s.l.m. all'interno del Parco Nazionale del Pollino, a pochi chilometri dalla costa tirrenica. Da il nome alla Catena montuosa dell'Orsomarso che costituisce l'espansione sud-occidentale del Parco, la cima più elevata è il Cozzo del Pellegrino con i suoi 1987 metri. Seminascosto fra alte rocce di natura carsica e immerso in boschi di macchia mediterranea, Orsomarso è sicuramente uno degli angoli più selvaggi ed affascinanti dell'Italia meridionale. La splendida Valle del Fiume Argentino è stata riconosciuta “Sito d'interesse comunitario” dall’Unione Europea, oggi è una Riserva Naturale; numerose le grotte di origine carsica di eccezionale bellezza tra paurose balze rocciose che si alternano alla fitta macchia mediterranea. Orsomarso ha origini antichissime, probabilmente risalenti ad epoca romana non tanto come nucleo abitativo quanto come fortezza militare (Kastron) posta a difesa di insediamenti romani ubicati principalmente lungo la valle del fiume Lao, che costituiva una delle più importanti arterie di comunicazione tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, attraversata da mercanti e navigatori. L'espansione demografica avvenne durante il Medioevo con l'arrivo dall'Oriente dei monaci basiliani: Orsomarso divenne il cuore del Mercurion, uno dei maggiori centri del misticismo dell’Italia meridionale, numerosi i resti di chiesette risalenti a quel periodo. L’origine del nome risale, molto probabilmente, ad epoca bizantina: "Oursos Marsos" è il nome di un funzionario imperiale, ma non è da escludere l'ipotesi che il nome di Orsomarso derivi da un orso che andava a rintanarsi in un bosco posseduto dalla famiglia Marzo o Marzio, da qui le denominazioni trovate su diversi documenti storici: Ursomarcius, Ursomarzo, cambiata nel tempo nell'attuale Orsomarso. Oggi conta circa 1300 abitanti detti orsomarsesi e festeggia il Santo Patrono il 20 gennaio, San Sebastiano.

Chiesa di Santa Maria di Mércuri: è la più nota chiesa rupestre di Orsomarso, in località Mercure. Navata unica terminante con un’abside centrale, all'interno sono ancora visibili degli affreschi ed è presente una statuetta della Madonna, realizzata in malta e pietra, in cui si fondono gli attributi della madonna Odigitria e della madonna Coronata.

Grotta della Madonna di Lourdes: un breve percorso montano, prima di giungere alla piazza principale del paese, conduce a questa grotta naturale in cui vi è una statua in pietra raffigurante la Madonna di Lourdes, alta circa 3 metri. Realizzata dallo scultore Plinio Frigo di Vicenza, fu posta lì nel mese di ottobre del 1958, a ricordo del centenario delle apparizioni di Lourdes.

Chiesa di S. Giovanni Battista: sorta sui resti di una cappella medioevale, è stata totalmente ricostruita nel 1700. All'interno si trovano tele del '600 e del '700 ed altari in marmo policromo. Nella sagrestia si conserva una preziosa pergamena del 1575.

Chiesa del SS. Salvatore: imponente nella struttura, all’interno il presbiterio è posto in cima ad una pregevole scalinata in pietra locale. Il campanile si presenta quale sovrapposizione di numerose forme geometriche: quadrato alla base, ottagonale al primo livello, cilindrico al vano campane e semisferico in cima. Interessante è la presenza, sotto il pavimento, di ambienti naturali, simili a grotte, osservabili in foto d’epoca.

Torre dell'Orologio: costruita sulla rocca dove intorno al X secolo era un monastero che ospitava una comunità di monaci basiliani, oggi rappresenta un suggestivo punto panoramico da cui é possibile ammirare il borgo immerso nel verde del Parco Nazionale del Pollino.

Grotta dell'Arcangelo San Michele: situata in località Simara, fu la dimora dell'eremita San Nilo da Rossano e conserva al suo interno resti di affreschi bizantini.

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