la guida turistica della Riviera dei Cedri dal 2010

Un susseguirsi di maestose pareti rocciose, spigolosi scogli color antracite, solitarie spiaggette e grotte marine naturali. I vecchi pescatori chiamavano "Carusiello", lo scoglio che ricorda il piccolo salvadanaio in terracotta dei loro bambini, e "Lastrachiello", quello dalla forma spianata che somigliava tanto al lastrico del loro ingresso di casa. A circa un kilometro dalla riva, durante la bassa marea affiora a pelo d'acqua la "Giumenta", scoglio il cui profilo ricorda una schiena di un cavallo. Vicinissimo alla riva è "A' Grutticella", scoglio sul quale si arrampicano e da cui si tuffano i più giovani. La Grotta "du Trasi e jesci" (Entra ed esci) è un tunnel naturale che sbuca su una spiaggetta a forma di ditale, detta per qeusto "A Jiditala". La Grotta della Pecora deve il suo nome alla grande stalattite a forma di testa di pecora che sovrasta l'ingresso, qui l'acqua cristallina sfuma in colori che si alternano continuamente. A fianco, nella stessa insenatura, vi è la Grotta dei Baci, dal cui nome è facile intuire che fosse il luogo preferito degli innamorati.

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Riviera dei Cedri
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