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I prodotti conservati sott'olio, sott’aceto o essiccati, sia di mare che di terra, hanno sempre avuto un ruolo primario nella gastronomia calabrese, preparati ancora oggi in modo artigianale da piccole aziende del territorio. Dalle melanzane a filetti alle olive schiacciate, passando per i pomodori essiccati e le cicoriette selvatiche, ogni frutto della terra trova una seconda vita ed un gusto tutto nuovo nelle conserve. Molto famosa, ma sempre meno reperibile a causa delle restrizioni sulla pesca, è la rosamarina o bianchetto, preparata con novellame di pesce azzurro, peperoncino e sale; da gustare su crostini, come condimento di primi piatti a base di pesce o come ripieno per le focacce. Antichissima è la tradizione dei "pesci salati", ovvero le acciughe conservate sotto peso e condite con sale e pepe rosso; ottime d'estate per insaporire una semplice insalata di pomodoro, speciali se usate per riempire i peperoni da friggere interi. Oltre alle conservazioni sott'olio o aceto, grande importanza hanno i prodotti essiccati al sole: ogni tipo di verdura, dalle melanzane ai pomodori, dalle zucchine ai peperoni, veniva stesa su grosse stuoie al sole di agosto per poi gustarle in preparazioni specifiche durante l'inverno. Notevole la produzione di marmellate: dalle più classiche come la marmellata di pesche o fichi alle più innovative come la marmellata di cipolle o di peperoncino, meno tradizionale ma molto gustosa. La bomba, prodotto non tradizionale ma frutto d’innovazione gastronomica, è un mix di funghi porcini, carciofi, melanzane, pomodori secchi e tanto peperoncino piccante, per condire primi piatti o spalmare sulle bruschette o sulla pizza.

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