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Eretto nel XVI secolo dai Martirano, ampliato dai marchesi Cosentino e poi venduto agli Spinelli di Scalea, è uno dei pochi esempi dello stile rinascimentale applicato all’edilizia civile in Calabria. E’ disposto su tre piani: il pianterreno, dove c’erano il corpo di guardia, la cappella, l’ufficio del marchese, le sale di ricevimento e di musica, le cucine e la dispensa; il primo piano con le camere da letto; i sotterranei con le cantine, le cisterne dell’acqua e la prigione. Il palazzo ha una pianta a U e un loggiato che si apre lungo la cortina muraria della facciata, con cinque archi che poggiano su colonne tuscaniche addossate a pilastri, in pietra locale grigia. Recentemente sono state restaurate vaste porzioni di affreschi. Dichiarato monumento nazionale nel 1913, il palazzo è oggi di proprietà comunale. Nel Palazzo Rinascimentale, dal 2012, c'è il MU.VI.D'A (Museo Virtuale d’Ajeta), il passato visto con gli occhi del futuro in un percorso virtuale ed interattivo che racconta, grazie alle ricostruzioni in 3D, la storia dell'antico borgo ed aiuta a scoprire la bellezza ed il fascino del suo patrimonio non solo artistico e monumentale, ma anche degli usi e costumi della sua gente: ricostruzioni scenografiche, interfacce visuali ed ologrammi per un’esperienza unica.

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Riviera dei Cedri
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